(Londra): Aviva Investors, l’asset management globale di Aviva plc, si aspetta che la debole crescita globale proseguirà anche il prossimo anno, con una probabilità su tre che possa portare ad una recessione globale. Il commercio mondiale e l'industria manifatturiera sono già su livelli recessivi, in gran parte a causa del continuo scontro tra Cina e Stati Uniti. Il pericolo che il rallentamento si estenda ai servizi maggiormente dedicati al mercato interno è in aumento.
- Il posizionamento sull’azionario rimane neutrale a causa delle scarse aspettative di crescita
- Modesto sovrappeso verso titoli di Stato, credito e debito dei mercati emergenti
- Sovrappeso del dollaro USA a causa dell'accresciuta avversione al rischio
In risposta, le banche centrali hanno allentato la politica monetaria, adottando un atteggiamento accomodante, posizione che dovrebbe essere mantenuta per tutto il 2020. L'assenza di pressioni inflazionistiche significative ha reso questo aggiustamento più chiaro. Il Pil mondiale è visto in crescita di circa il 3% quest'anno e del 2,75% nel 2020, il valore più basso degli ultimi dieci anni.
Questo contesto di debole crescita dovrebbe sfavorire i mercati azionari. La politica monetaria più accomodante fornirà un certo sostegno, anche se questa influenza si farà sentire maggiormente nel reddito fisso, come titoli di stato e credito alle imprese.
Michael Grady, Head of Investment Strategy e Chief Economist di Aviva Investors, ha commentato:
"Dopo aver ridimensionato il nostro outlook economico e, data la crescente preoccupazione relativa a rischi di revisione al ribasso, siamo cauti riguardo alle prospettive per gli asset di rischio, con un'allocazione neutrale verso l’azionario.

La nostra preferenza è per un modesto sovrappeso delle obbligazioni sovrane, del credito e del debito dei mercati emergenti. Le azioni dirette e indirette delle banche centrali dovrebbero fornire sostegno e contribuire a mitigare i rischi di una recessione severa e di un ciclo di default. Continuiamo a sovrappesare il dollaro americano a causa dell'accresciuta avversione al rischio".
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