Le innovazioni nei settori dell’intelligenza artificiale e dei Big Data non ci offrono solamente nuovi servizi online convenienti e gadget costosi ma stanno fondamentalmente riplasmando le economie e le società sia in Oriente che in Occidente.

Erik Brynjolfsson
Erik Brynjolfsson

Erik Brynjolfsson, Professore presso il Massachusetts Institute of Technology e direttore della Initiative on the Digital Economy dell’istituto, è un noto esperto in materia di innovazione tecnologica.

Brynjolfsson ha scritto insieme ad Andrew McAfee La Nuova Rivoluzione delle Macchine, uno studio best-seller sulle conseguenze economiche del progresso tecnologico.

Il suo libro più recente Machine, Platform, Crowd (anch'esso scritto insieme a McAfee) esamina una “tripla rivoluzione” nella tecnologia che comprende tre passaggi: un passaggio dal processo decisionale umano all’apprendimento basato sulle macchine, un passaggio da prodotti a piattaforme (come Uber e Airbnb) e un passaggio dalle competenze aziendali interne (“core”) a un processo di apprendimento e risoluzione dei problemi basato sulla condivisione (“crowd”).

Brynjolfsson ha descritto ad AIQ questi passaggi epocali dell’innovazione e lo spostamento del potere a livello tecnologico tra l’Oriente e l’Occidente.

AIQ: La prima parte della “tripla rivoluzione” che descrive in "Machine, Platform, Crowd" è il passaggio da un processo decisionale umano a un processo decisionale basato sulle macchine. In che modo gli algoritmi delle macchine migliorano il processo decisionale?

Le società hanno iniziato a sfruttare il potere della condivisione per innovare e risolvere i problemi

Erik Brynjolfsson: Nell’ultimo ventennio è divenuto disponibile un numero crescente di informazioni digitali, che rappresentano la linfa vitale del processo decisionale orientato ai dati e dell’intelligenza artificiale. Vale la pena distinguere due approcci: uno è il processo basato sui dati, che utilizza ampi insiemi di dati per raffinare il processo decisionale e rappresenta un fenomeno diffuso nell’economia americana e mondiale. Le aziende che adottano questo tipo di approccio hanno una produttività del cinque percento superiore ai concorrenti che non lo adottano.

La seconda grande ondata cui abbiamo assistito riguarda l’apprendimento tramite macchine e l’intelligenza artificiale. Siamo ancora agli inizi, ma per alcune categorie - pubblicità, diagnostica per immagini, alcune applicazioni produttive - l’apprendimento tramite macchina è realmente efficace anche come supporto al processo decisionale. E prevedo una significativa accelerazione negli anni a venire.

AIQ: Anche la “partnership” uomo-macchina è fondamentale per quello che Lei definisce il “passaggio dalle competenze interne alla condivisione”. In che modo sta aprendo nuove opportunità per l’innovazione?

EB: Le piattaforme che forniscono i dati digitali connettono anche le persone. Oggi, per la prima volta nella storia dell’uomo, letteralmente miliardi di persone sono in grado di comunicare su un’infrastruttura digitale, ossia Internet. Le società hanno iniziato a sfruttare il potere della condivisione per innovare e risolvere i problemi che i loro ricercatori e dirigenti interni non sono in grado di risolvere.

Prendiamo ad esempio il settore medico: la condivisione ha migliorato nettamente la capacità di sequenziare il DNA in globuli bianchi. Il National Institute of Health e Harvard Medical School hanno collaborato su questo fronte. Pur disponendo di competenze significative, la vera e propria svolta è giunta quando hanno sottoposto il problema a un gruppo di esperti provenienti da tutto il mondo. Questi esperti avevano approcci molto diversi al problema: provenivano da numerosi settori, come l’ingegneria del petrolio o la cristallografia, e alcune delle tecniche applicate hanno migliorato di 100 volte la performance degli algoritmi specifici. Vi sono molti esempi come questo, ad esempio la condivisione ha consentito una maggiore velocità nello sviluppo di software, nell’individuazione di bug e nella risoluzione di problemi.

AIQ: Le aziende cinesi si sono dimostrate capaci di sfruttare il potere della piattaforma e della condivisione. Ci sono alcuni settori in cui la Cina sta acquisendo un vantaggio?

EB: La Cina ha avuto successo nella cosiddetta innovazione “O2O”, chiamata anche online-to offline. Sotto diversi profili la Cina è avanti rispetto all’Occidente nell’uso degli smartphone e della relativa piattaforma per i sistemi di pagamento. Se paragoniamo Stati Uniti e Cina, il numero di persone che utilizza i sistemi di pagamento da cellulare è letteralmente 50 volte superiore in Cina. Si tratta di una differenza reale e fondamentale, che crea un circolo virtuoso continuo in cui utenti sempre nuovi iniziano a utilizzare la piattaforma per il loro business e la stessa attira un numero sempre maggiore di clienti.

AIQ: Nel libro "La Nuova Rivoluzione delle Macchine", ha affermato che l’innovazione tecnologica avrebbe comportato un aumento della crescita e della produttività. Ritiene ancora che questi benefici inizieranno presto a palesarsi nelle economie occidentali?

EB: Sì. Ci sono numerose innovazioni ancora latenti, in aree come l’apprendimento tramite macchina. Quello che vediamo nei laboratori è notevole, ma per la maggior parte non è stato ancora immesso sul mercato. Questo non significa che i benefici non ci siano, a mio avviso si manifesteranno presto.

È un fenomeno molto comune per le tecnologie fondamentali, basti pensare all’elettricità o al motore a vapore. Possono volerci letteralmente degli anni o dei decenni prima che l’impatto dell’investimento in queste tecnologie chiave si manifesti nell’ambito di un'economia.

Il reale ostacolo oggigiorno non è tanto l’invenzione di nuove tecnologie straordinarie, quanto la loro attuazione, il cambiamento organizzativo, la cultura di gestione, la normativa. Tutto ciò può porre un freno all’adozione delle nuove tecnologie.

AIQ: Il sistema politico cinese offre alle società del Paese dei vantaggi o degli svantaggi rispetto alle aziende occidentali, per quanto riguarda l’implementazione di queste innovazioni?

EB: In Cina esiste una cultura di innovazione e imprenditorialità che si sta diffondendo a macchia d’olio. E il governo impone davvero poche barriere normative - in bene o in male - che impediscono alle organizzazioni e agli imprenditori di implementare qualunque tipologia di business.

È un fenomeno rapido e il concetto di “innovazione indiscriminata” è molto potente. Le aziende cinesi possono tentare numerose innovazioni senza essere tenute a rispettare ad esempio le normative in materia di privacy o di ambiente, il che consente loro di agire più velocemente. Il rovescio della medaglia è che le acque in Cina sono inquinate, l’aria è tutt’altro che limpida e le normative a tutela della privacy non rispettano gli standard cui sono abituati gli occidentali. È un mix di fattori, e ciascuna società e cultura sta cercando di trovare il suo giusto equilibrio. 

Informazioni importanti

Il presente documento è riservato a clienti professionali e consulenti. Non è destinato a essere letto da, o usato con, clienti retail. Salvo ove altrimenti indicato, la fonte di tutte le informazioni è Aviva Investors Global Services Limited (“Aviva Investors”) al 1° dicembre 2017.

Tranne se diversamente specificato, i pareri e le opinioni espressi sono di Aviva Investors e non devono essere considerati come una garanzia di rendimento di un investimento gestito da Aviva Investors né una consulenza di qualsivoglia natura. Le informazioni contenute nel presente documento sono state ottenute da fonti ritenute affidabili, ma non sono state verificate in modo indipendente da Aviva Investors e pertanto non se ne garantisce l’accuratezza. Le performance conseguite in passato non costituiscono un’indicazione di rendimenti futuri. Il valore di un investimento e il reddito da esso riveniente sono soggetti a rialzi e ribassi ed è possibile che gli investitori non recuperino l’importo originariamente investito. Nessun elemento del presente documento, incluso ogni riferimento a particolari titoli, asset class e mercati finanziari, deve essere inteso o interpretato come una consulenza o raccomandazione di alcun genere. Il presente documento non costituisce una raccomandazione di acquisto o vendita di alcun investimento.

Nel Regno Unito e in Europa, il presente documento è stato redatto e pubblicato da Aviva Investors Global Services Limited, registrata in Inghilterra, N.1151805. Sede legale: St. Helen’s, 1 Undershaft, Londra, EC3P 3DQ. Autorizzata e regolamentata nel Regno Unito dalla Financial Conduct Authority. Contattaci presso Aviva Investors Global Services Limited, St Helen’s, 1 Undershaft, Londra EC3P 3DQ. Le telefonate ad Aviva Investors possono essere registrate a scopo di formazione e monitoraggio. A Singapore, il presente documento è distribuito ai sensi di un accordo con Aviva Investors Asia Pte. Limited esclusivamente ad investitori istituzionali. Si ricorda che Aviva Investors Asia Pte. Limited non fornisce servizi indipendenti di ricerca o di analisi per quanto attiene al contenuto o alla redazione del presente documento. I destinatari del presente documento sono tenuti a contattare Aviva Investors Asia Pte. Limited per qualunque questione da esso derivante o a esso correlata.

Aviva Investors Asia Pte. Limited è una società costituita ai sensi delle leggi di Singapore con numero di registrazione 200813519W, che detiene una regolare licenza di fornitura di servizi ai mercati dei capitali (Capital Markets Services License) finalizzata allo svolgimento di attività di gestione fondi, rilasciata in conformità alla legge Securities and Futures Act (Singapore Statute Cap. 289) e che si qualifica come Asian Exempt Financial Adviser ai fini della legge Financial Advisers Act (Singapore Statute Cap. 110). Sede legale: 1Raffles Quay, #27-13 South Tower, Singapore 048583. In Australia, il presente documento è distribuito ai sensi di un accordo con Aviva Investors Pacific Pty Ltd unicamente ad investitori wholesale.

Si ricorda che Aviva Investors Pacific Pty Ltd non fornisce servizi indipendenti di ricerca o di analisi per quanto attiene al contenuto o alla redazione del presente documento. I destinatari del presente documento sono tenuti a contattare Aviva Investors Pacific Pty Ltd per qualunque questione da esso derivante o a esso correlata. Aviva Investors Pacific Pty Ltd, società costituita ai sensi delle leggi australiane, Australian Business No. 87 153 200 278 e Australian Company No. 153 200 278, detiene una licenza di fornitura di servizi finanziari in Australia (Australian Financial Services License - AFSL 411458) rilasciata dalla Australian Securities and Investments Commission. Sede legale: Level 30, Collins Place, 35 Collins Street, Melbourne, Vic 3000, Australia.

J25870-RA18/0195/01012019

Related views