Perché la governance è fondamentale per ripristinare la fiducia nell'infrastruttura del Regno Unito

Il settore delle infrastrutture del Regno Unito deve affrontare le proprie carenze e agire nel migliore interesse di tutti gli stakeholder. Sviluppare un codice di condotta potrebbe essere un buon punto di partenza, affermano Darryl Murphy e Mirza Baig.

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construction workers looking up at a building

Il Regno Unito, come molti altri paesi del mondo, sta affrontando la complessa sfida di garantire che vi siano sufficienti investimenti nelle infrastrutture al fine di tenere il passo con i cambiamenti e le esigenze sociali, economiche e tecnologiche. Il Government National Infrastructure Delivery Plan, nel 2016 ha dichiarato che erano necessari più di 480 miliardi di sterline nel periodo fino alla fine di questo decennio e oltre1. Di questi, è stato proposto il finanziamento e l'erogazione del 50 percento da parte del settore privato.

Il 10 luglio, la National Infrastructure Commission (NIC) il tanto atteso National Infrastructure Assessment (NIA) (Valutazione infrastrutturale a livello nazionale), che fornirà un percorso per l'investimento nelle infrastrutture fino al 2050, al fine di costruire la nostra società futura2. La valutazione contiene una serie di raccomandazioni, ivi compresi un passaggio a fonti rinnovabili e a basse emissioni di carbonio per l'energia e il riscaldamento; un piano a banda larga a livello nazionale; la difesa dalle inondazioni e il passaggio a veicoli elettrici.

Se Commissione sottolinea che le sue raccomandazioni non sono certamente “una lista di desideri inaccessibile” per il governo, il settore privato ha una forte presenza all’interno del NIA nell’ambito del piano di investimento ed erogazione a lungo termine. La NIC sostiene inoltre che “sia il governo che istituzioni statali indipendenti a libera concorrenza possono contribuire a sostenere questo investimento, assorbendo il rischio che al mercato risulti difficile gestire e sostenendo le funzioni di due diligence per progetti innovativi”.

Tuttavia, nonostante la centralità della finanza privata nella fornitura attuale e futura di servizi pubblici essenziali, il settore sta affrontando una mancanza di fiducia senza precedenti, che rischia di far deragliare la strategia di modernizzazione del Regno Unito. 

Come siamo arrivati fino a questo punto?

Una delle questioni chiave che ha influenzato l'atteggiamento fluttuante e la politica del governo è rappresentata dalla natura a lungo termine degli investimenti infrastrutturali, che spesso possono risultare scomodi entro un ciclo politico più breve. I ministeri incaricati di fornire finanziamenti e supervisione sono spesso diversi da quelli che approvano i progetti. Inoltre, i megaprogetti e i servizi che hanno un impatto diretto sulle comunità locali diventano regolarmente argomenti scottanti per i partiti dell'opposizione al fine di contrastare le loro posizioni economiche e ideologiche.

In questo contesto, i ministri Conservatori, i comitati selezionati e l'attuale opposizione Laburista si sono sentiti obbligati a esaminare il funzionamento delle finanze private, con il Partito Laburista che richiede la cessazione dei contratti di Private Finance Initiative (PFI)/Public Private Partnership (PPP) e la nazionalizzazione dei servizi di pubblica utilità privati2. Il fallimento di Carillion ha solamente intensificato l'esame volto a mettere i progetti pubblici essenziali nelle mani del settore privato.

Al di là della politica, gli investitori privati e gli operatori dei servizi pubblici hanno raggiunto una serie di obiettivi propri grazie al modo in cui hanno determinato il prezzo e strutturato i contratti. Ogni titolo di una scuola o di un ospedale chiuso sotto il peso di pagamenti inflessibili a lungo termine dei PFI rafforza ulteriormente la percezione che il pubblico venga "smantellato" da operatori privati senza scrupoli. Tale conclusione è stata espressa più formalmente nel report del National Audit Office sul PF2 a gennaio 20183, che ha sollevato seri dubbi sul valore del denaro erogato attraverso l’uso storico di PFI/PPP. Il report ha stimato che il governo avrebbe potuto risparmiare tra il 40 e il 70 per cento sul valore dei contratti ottenuti se avesse finanziato direttamente i progetti. 

L'attuale dibattito va ben oltre il PPP come strumento di consegna e va direttamente al cuore del mercato delle infrastrutture che è stato sagomato negli ultimi 30 anni, risalendo alla privatizzazione delle imprese statali negli anni 80'. L’industria delle infrastrutture ha una breve finestra per affrontare e risolvere questa mancanza di fiducia o esiste il rischio di compromettere sia la propria vitalità economica a lungo termine sia la capacità del Regno Unito di rimanere un’economia leader.

Risolvere i fallimenti di governance

Il settore privato ha cercato di rispondere alle crescenti critiche evidenziando l'impatto positivo che gli investimenti nelle infrastrutture hanno avuto in molti settori, tra i quali cui acqua, energia, scuole, ospedali e trasporti. Tuttavia, il reale valore per i cittadini non è stato né espresso chiaramente né sufficientemente promosso. Questo è in parte dovuto al mancato impegno solido e trasparente con tutti gli stakeholder durante il ciclo di vita del progetto o servizio.

Tradizionalmente, gli operatori privati delle infrastrutture e dei servizi pubblici si sono concentrati sulla dimostrazione delle loro credenziali ambientali come misura primaria delle loro pratiche responsabili. Pur rimanendo una considerazione critica, non è stata attribuita pari importanza alla governance delle loro operazioni, che fornisce il quadro generale della loro condotta e del loro comportamento. Ciò è in parte dovuto all'errata convinzione che la governance sia una questione di interesse pubblico piuttosto che di società ed entità private non quotate in borsa.

Tuttavia, una corretta governance è essenziale per fornire valore a lungo termine. Affinché le imprese possano rimanere sostenibili e prospere, devono acquisire piena conoscenza del proprio ruolo nel contesto più ampio in cui operano e sforzarsi di sviluppare relazioni profonde e positive con clienti, agenzie governative, fornitori, dipendenti e comunità. Le revisioni al UK Corporate governance code (Codice di corporate governance per il Regno Unito)4, che pongono l’accento sullo scopo sociale, sulla cultura e sui rapporti con gli stakeholder come principi fondamentali, sono benvenute. Sebbene il Codice sia rivolto alle società pubbliche, gli insegnamenti tratti dal crollo di BHS si sono già tradotti in richieste volte a innalzare gli standard di governance nelle società private.

Vi sono altre tendenze a lungo termine che inevitabilmente avranno un impatto, tra le quali le richieste di una distribuzione più equa del valore e della ricchezza nella società e l'aumento degli investimenti in campo ambientale, sociale e di governance (ESG). Sebbene le infrastrutture rimangano una classe di attivi unica, l'impatto di questi fenomeni sul settore è inevitabile. A tempo debito, ciò significherà che la miopica ricerca della massimizzazione degli utili a breve termine a scapito del “valore dello stakeholder” comporterà probabilmente un fallimento aziendale, mentre le entità incapaci di dimostrare solide credenziali ESG saranno prive di capitale o saranno tenute a pagare un premio di rischio significativo.

La strada da percorrere

Nonostante le ovvie sfide, i vincoli imposti ai bilanci pubblici significano che la finanza privata continuerà a svolgere un ruolo importante nel futuro delle infrastrutture e dei servizi pubblici. Sebbene incomba la minaccia di panorami normativi comprendenti norme vincolanti, gli attori privati hanno l'opportunità di definire in modo proattivo l'agenda delle riforme. Ciò richiederà al settore di andare oltre l'approccio obsoleto di guardare i progetti esclusivamente attraverso la lente degli obblighi contrattuali, e riconoscere che il loro obiettivo primario è fornire beni e servizi pubblici di alta qualità ed economicamente convenienti.

Per riconquistare la fiducia dei cittadini sarà necessario che i leader del settore definiscano standard più chiari; creino una cultura che ponga l’interesse pubblico in cima alle agende di amministrazione e gestione e si impegnino con gli stakeholder maggiori in modo onesto, trasparente e reattivo. Dalla lettura dell’esperienza delle società quotate in borsa, l’evoluzione dell’idea di un valore per gli azionisti “illuminato” dovrebbe portare a una distribuzione più equa e più equilibrata di valore e vantaggi. I profitti eccessivi devono essere scambiati per partnership considerate maggiormente redditizie a lungo termine. Questo contribuirà a ricollocare il settore su una base più sostenibile.

Un possibile meccanismo per dimostrare l'impegno del settore a cambiare, potrebbe essere lo sviluppo di un codice di condotta volontario per affrontare le questioni chiave evidenziate, ivi compreso lo scopo sociale, una solida governance amministrativa con livelli di indipendenza adeguati e un quadro dettagliato per coinvolgere gli stakeholder. La credibilità del codice richiederebbe l'istituzione di un comitato di sorveglianza che monitori la conformità e che possa dimostrare un cambiamento comportamentale significativo nel settore.

Per soddisfare le esigenze delle infrastrutture del Regno Unito nei prossimi 30 anni saranno necessarie relazioni efficaci tra investitori privati, settore pubblico e il pubblico. Queste relazioni sono state sostanzialmente danneggiate e occorrerà tempo e impegno per rimediare alla mancanza di fiducia. 

Il settore privato deve ora dimostrare di essere in grado di agire in modo rapido, deciso e responsabile nel ridefinire i suoi legami con il governo e con l'opinione pubblica in generale e cercare di rivedere la sua dichiarazione d'intenti, la sua cultura e la sua condotta. Questo contribuirebbe a spostare la narrativa delle dinamiche del capitale privato e dei progetti di interesse pubblico da un gioco a somma zero a una partnership essenziale e reciprocamente vantaggiosa per tutti gli stakeholder.

Riferimenti

1 National Infrastructure Delivery Plan 2016 to 2021, GOV.UK

2 National Infrastructure Assessment 2018, National Infrastructure Commission

2 John McDonnell: Labour public ownership plan will cost nothing, BBC News, 10 February 2018

3 PFI and PF2, National Audit Office, 18 January 2018

4 Consulting on a revised UK Corporate Governance Code, Financial Reporting Council, 5 December 2017

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