Sebbene siano state presentate meno proposte degli azionisti alle AGA delle società, abbiamo continuato a incoraggiare standard elevati delle prassi di corporate governance, tenendo conto del singolo contesto societario e dell'importanza della creazione di valore nel lungo periodo.
Leggi questo articolo per scoprire:
- In che modo abbiamo sempre incoraggiato e promosso la responsabilità di società e consigli di amministrazione in materia di strategia, performance e questioni ambientali e sociali
- Perché il contesto societario, le prospettive di investimento e le interazioni nel tempo sono aspetti fondamentali per le decisioni di voto
- Le tendenze principali delle delibere degli azionisti su questioni ambientali e sociali
Il voto nelle AGA è una componente fondamentale del nostro approccio di stewardship. Se applicato in modo scrupoloso parallelamente alle interazioni, può rivelarsi uno strumento potente per mettere in luce gli interessi degli investitori rispetto alle società beneficiarie degli investimenti e ottimizzare il processo d'investimento.
Negli ultimi mesi, il nostro team è stato occupato con le AGA del 2025. Nel primo semestre dell'anno, abbiamo votato in 4.063 assemblee degli azionisti su 48.994 delibere, sfruttando le informazioni derivanti dalle interazioni e dalle discussioni nei vari team d'investimento della nostra società per prendere le nostre decisioni.
Ora che il periodo delle AGA è quasi terminato, iniziamo a trarre qualche conclusione dai voti che noi e altri azionisti abbiamo espresso.
Forniamo le nostre osservazioni sulla supervisione del consiglio della gestione e della strategia aziendale, sul ruolo della corporate governance nei mercati azionari del Regno Unito e sul declino delle proposte degli azionisti, sfatando nel mentre alcuni miti (cfr. Miti da sfatare).
Queste conclusioni sono strettamente in linea con le tendenze che avevamo previsto (cfr. Tendenze di voto nel 2025: quattro temi da tenere d'occhio).1
In che modo abbiamo promosso la responsabilità del consiglio in materia di strategia, performance e supervisione?
Sono molti i fattori che possono influenzare il sostegno alla rielezione degli amministratori, tra cui supervisione strategica, composizione del consiglio (ad esempio, competenze, indipendenza e diversità) e gestione dei rischi ambientali e sociali. Nel 2025 ci siamo opposti alla nomina di un numero inferiore di amministratori rispetto al 2024, segno che i consigli hanno incontrato maggiormente il nostro favore (cfr. Figura 1).
Figura 1: Our opposition to director re-elections (per cent)
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| H1 2024 | H1 2025 |
|---|---|---|
| Votes against | 23 | 20.5 |
| Abstentions | 4 | 3.4 |
Source: Aviva Investors. Data as of August 7, 2025.
I consigli di amministrazione devono fare la loro parte nel garantire una solida supervisione della strategia e delle decisioni di gestione
In generale, i consigli di amministrazione devono fare la loro parte nel garantire una solida supervisione della strategia e delle decisioni di gestione e nell'intervenire laddove necessario. Durante il periodo in oggetto, si sono verificati alcuni episodi che hanno messo in luce alcune problematiche in tal senso.
Un esempio è quello di Rentokil Initial, una società quotata nel Regno Unito specializzata nel settore della disinfestazione, che, in seguito all'acquisizione avvenuta nel 2022 dell'azienda concorrente statunitense Terminix, ha evidenziato performance deludenti. Dopo aver interagito con la società, abbiamo segnalato le nostre riserve sulla supervisione del consiglio, negando il nostro sostegno alla rielezione del Presidente. Anche altri investitori hanno mostrato dubbi simili: il 21% dei voti espressi è stato, infatti, contrario alla rielezione. Da quel momento, la società ha dichiarato di aver avviato un piano di successione del CEO, che dovrebbe attenuare i timori nel breve termine; dal canto nostro, intendiamo continuare a interfacciarci in modo costruttivo.
Come influenzano le tendenze globali i voti legati alle remunerazioni?
Nella nostra anteprima, abbiamo posto l'attenzione sulle iniziative in corso nel settore volte a incoraggiare una maggiore flessibilità con gli standard di corporate governance.2 L'obiettivo era sostenere le strategie di crescita nazionale e rendere il Regno Unito una piazza di quotazione più attraente, soprattutto in confronto agli Stati Uniti.
La retribuzione dei dirigenti può sollevare controversie, poiché le remunerazioni del Regno Unito vengono spesso criticate per essere restrittive e non competitive rispetto a quelle degli Stati Uniti
Un'area che può sollevare controversie è quella della retribuzione dei dirigenti, poiché le remunerazioni del Regno Unito vengono spesso criticate per essere restrittive e non competitive rispetto a quelle degli Stati Uniti. Gli azionisti sembrano propendere di più per queste ultime e quest'anno nessuna nuova politica retributiva nel Regno Unito è stata finora respinta.
Abbiamo anche espresso un maggiore sostegno nel primo semestre del 2025 (24% di voti contrari) rispetto al primo semestre del 2024 (27,2% di voti contrari), ma solo nei casi in cui la proposta di retribuzione o struttura era giustificata. Ad esempio, nel 2024, il London Stock Exchange Group, una società di servizi finanziari quotata nel Regno Unito, ha ricevuto il sostegno da parte nostra e di altri investitori a favore di un aumento significativo della retribuzione del CEO. Tuttavia, nel 2025, ha apportato altre modifiche che hanno causato un notevole incremento dei pagamenti relativi ai piani azionari per gli stessi obiettivi di soglia (come si usa negli Stati Uniti), con un conseguente ulteriore rialzo delle retribuzioni. In questo caso, abbiamo ritenuto che retribuzione e performance non fossero allineate, per cui abbiamo votato contro la relazione sulle retribuzioni del gruppo, così come ha fatto il 31% degli azionisti.
Abbiamo inoltre osservato che un numero maggiore di società britanniche ha adottato piani di incentivazione ibridi a lungo termine (un approccio popolare negli Stati Uniti), che prevedono il pagamento di premi in azioni legate o meno alla performance. Siamo stati meno propensi a sostenere le società con una presenza statunitense limitata che hanno avanzato questa proposta, poiché non siamo del tutto certi che queste strutture promuovano al 100% l'allineamento tra retribuzione e performance.
In che misura il voto degli azionisti incide sulle quotazioni dei mercati azionari britannici?
Si sono distinte due votazioni. Una delibera degli azionisti ha invocato la revisione della struttura a doppia quotazione di Rio Tinto, una multinazionale del settore minerario, mettendo a rischio la quotazione della società nel Regno Unito. In questa occasione, abbiamo espresso un voto contrario, sostenendo la visione della dirigenza sul valore, così come ha fatto l'80,7% degli azionisti.
Il contesto societario è fondamentale nelle decisioni di voto
Dall'altro lato, abbiamo supportato, come il 96,4% degli azionisti, la revoca della quotazione di Ashtead, una società di noleggio macchinari. Malgrado le nostre riserve, era difficile giustificare il fatto che Ashtead mantenesse la sua quotazione principale nel Regno Unito quando la maggior parte della sua attività veniva svolta negli Stati Uniti. Entrambi i casi dimostrano quanto sia importante il contesto societario nelle decisioni di voto.
Quali sono state le principali tendenze delle proposte degli azionisti in questo periodo e come le abbiamo supportate?
Come previsto, il numero di proposte degli azionisti sulle questioni ambientali e sociali è sceso di nuovo quest'anno, comprese quelle anti-ESG. Sono state presentate meno proposte anche su temi politicamente sensibili come la diversità e la transizione climatica. Anche il sostegno del mercato alle proposte degli azionisti è diminuito (cfr. Figura 3).
Un fattore determinante di questo calo è stato il contesto politico, specialmente negli Stati Uniti. Il cambiamento, però, riflette anche l'evoluzione delle strategie degli investitori e delle prassi di corporate governance, che mettono sotto osservazione la natura prescrittiva delle proposte e il loro valore aggiunto per gli investitori.
Sebbene abbiamo sostenuto un numero leggermente inferiore di proposte degli azionisti rispetto al 2024, abbiamo continuato a sostenere quelle ambientali e sociali in misura maggiore rispetto al mercato in generale (cfr. Figure 2 e 3).
Figura 2: Number of shareholder resolutions by type, 2024 versus 2025 (first six months)
| Shareholder resolution type | Number H1 2024 | Percentage of our support H1 2024 | Number H1 2025 | Percentage of our support H1 2025 |
|---|---|---|---|---|
| Environment | 160 | 63 | 99 | 59 |
| Social | 221 | 58 | 138 | 46 |
Source: Aviva Investors. Data as of July, 29 2025.
Figura 3: Market support for shareholder resolutions by type (average percentage)
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| H1 2024 votes in favour | H1 2025 votes in favour |
|---|---|---|
| Environment | 12.33 | 12.06 |
| Social | 12.63 | 8.61 |
| Governance | 19.56 | 18.35 |
| Average | 14.84 | 13 |
Source: Aviva Investors. Data as of July 29, 2025.
Quali fattori determinano il nostro sostegno alle proposte degli azionisti?
Valutiamo tutte le proposte caso per caso anziché adottare un approccio uniforme a una determinata questione. Tra i criteri principali che prendiamo in considerazione figurano il contesto societario (ossia il rischio e la gestione della questione, nonché la performance aziendale generale), la nostra esperienza di interazione e l'esperienza dei nostri azionisti.
Case study: Social
Un esempio che dimostra questo approccio è rappresentato dalle proposte relative allo stipendio dei dipendenti presentate quest'anno in tre società retail del Regno Unito a seguito di interazioni importanti intrattenute da ShareAction e Good Work Coalition, di cui siamo membri.
Tali proposte chiedevano alle società di migliorare la trasparenza nella definizione delle retribuzioni dei dipendenti, partendo dal fatto che impostare soglie di remunerazione minime in modo efficiente sia fondamentale per agevolare assunzioni, fidelizzazione e produttività. La proposta era un invito implicito alle società ad adottare un salario di sussistenza reale, un impegno volontario che sosteniamo a livello generale.
Nessuna delle proposte è stata approvata, ma hanno tutte ricevuto ottimi livelli di consenso (cfr. Figura 4). Il nostro approccio multisfaccettato, che prende in considerazione il contesto societario, le nostre interazioni e l'esperienza degli azionisti nel suo complesso, ha dato vita alle azioni e ai risultati descritti di seguito.
Figura 4: Risultati delle delibere di ShareAction sulla retribuzione dei dipendenti di alcuni rivenditori del Regno Unito nel 2025
| Company | Proxy adviser’s benchmark recommendation | Our vote action | Resolution results |
|---|---|---|---|
| Marks & Spencer | For | Against | 30 per cent support |
| Key decision criteria: The company already pays the Real Living Wage to direct employees and offers a range of market-leading benefits – beyond base pay – to both directly employed staff and third-party contractors. Through engagement, we also gained a better understanding of how the company manages relationships with third-party agencies. We saw opportunity to continue engagement, rather than escalating through voting action. We encouraged the company to continue improving transparency around such relationships and how pay is determined. | |||
| Company | Proxy adviser’s benchmark recommendation | Our vote action | Resolution results |
|---|---|---|---|
| JD Sports | For | For | 14 per cent support |
| Key decision criteria: The company doesn’t yet pay the Real Living Wage, lacks regional pay bandings, and offers limited transparency on wider employee pay and human capital management practices, raising potential risks. Following our engagement, we supported the resolution as a constructive step toward greater transparency and social risk management. | |||
| Company | Proxy adviser’s benchmark recommendation | Our vote action | Resolution results |
|---|---|---|---|
| Next | For | Abstain | 26 per cent support |
| Key decision criteria: The company does not yet pay the Real Living Wage. However, our engagement experience was positive, and we believe the company was receptive to our concerns. We decided to abstain, withholding full support from the company, but acknowledging its commitment to improve the transparency of its pay-setting processes. We intend to continue engagement over the coming months. | |||
Case study: Clima
Quest'anno sono state presentate meno proposte degli azionisti legate al clima, con un solo esempio nel Regno Unito: Shell, la multinazionale integrata del settore petrolio e del gas. La proposta richiedeva a Shell di fornire maggiori dettagli su come i suoi piani per il gas naturale liquefatto si allineassero all'obiettivo di azzeramento delle emissioni nette entro il 2050.
In base alla natura della proposta, abbiamo preferito adottare un approccio basato sull'interazione, decidendo di non esprimere il nostro sostegno, alla luce della qualità e trasparenza complessiva delle attuali informative sul clima, del positivo dialogo pluriennale intrattenuto con la società e del suo impegno a migliorarsi ulteriormente su questo aspetto. La proposta ha ricevuto il 20,1% di voti favorevoli.
Abbiamo accolto con favore l'impegno di Shell a interagire con gli investitori nei prossimi 12 mesi (il che rafforza la nostra convinzione che risultati simili possano essere raggiunti attraverso le interazioni) e comunicheremo di conseguenza i nostri interessi.
Miti da sfatare
In questa sezione, cercheremo di chiarire alcuni potenziali fraintendimenti sull'attività di voto degli investitori.
Mito n. 1: gli investitori seguono le raccomandazioni dei loro consulenti delegati anziché tenere conto del contesto e delle motivazioni della società.
Chiarimento: il nostro giudizio è sempre indipendente. Nel primo semestre del 2025, abbiamo votato in modo diverso rispetto alle raccomandazioni di benchmark del nostro consulente delegato su circa il 15% delle delibere, analogamente al 2024.
Mito n. 2: gli investitori britannici si aspettano la conformità a codici e best practice di governance, con una flessibilità limitata ad approcci alternativi.
Chiarimento: gli investitori sono sempre più aperti a deviazioni ben motivate, e abbiamo osservato un miglioramento nelle spiegazioni fornite dalle società, il che ha contribuito alle nostre decisioni di voto a favore della dirigenza. Ad esempio, le motivazioni alla base di aumenti consistenti delle retribuzioni dei dirigenti erano solitamente limitate e basate su performance circoscritte nel tempo o benchmarking basilari. Oggi, le società forniscono confronti tra pari migliori, prove di compressione salariale al di sotto del livello dirigenziale e considerazioni sull'aumento delle retribuzioni dei dipendenti. Questi miglioramenti ci hanno aiutato a sostenere 73 delibere in materia nel Regno Unito nel 2025.
Mito n. 3: il sostegno degli investitori alle attività di voto legate a tematiche ambientali e sociali è in calo.
Chiarimento: sebbene il supporto di alcune proposte degli azionisti sia diminuito, continuiamo a intervenire quando i rischi sono rilevanti, mantenendo l'attenzione anche sulle proposte della dirigenza. Alle AGA di quest'anno, abbiamo negato il nostro sostegno a 574 società, a causa di dubbi sulla gestione del tema "diversità" (tra cui 176 negli Stati Uniti e 136 in Giappone). Abbiamo anche espresso voti contrari alle proposte degli amministratori in 42 AGA per preoccupazioni relative al clima e a 67 AGA per l'inerzia su tematiche ambientali e la deforestazione (cfr. Figura 5).
Figura 5: I nostri voti contrari alle proposte della dirigenza su tematiche legate alla sostenibilità
| Category | H1 2024 | H1 2025 |
|---|---|---|
| Climate | 43 | 42 |
| Earth | 51 | 67 |
| People | 877 | 602 |
Source: Aviva Investors. Data as of July 31, 2025.