È tornata Bitesize, la serie mensile per la visualizzazione dei dati in cui sveliamo gli sviluppi del mercato in un unico grafico (o due), fornendo approfondimenti precisi in meno di cinque minuti. Questo mese ci occupiamo della recente corsa all’oro e delle sorprendenti implicazioni del prelievo di denaro dal mercato azionario in fasi di ribasso.
Mentre ad aprile i mercati venivano sommersi dall’ondata di dazi del Presidente Trump, gli investitori si sono riversati sull’oro, bene rifugio per definizione. Il prezzo dell’oro è così salito del 12% su base mensile, toccando la cifra record di 3.500 dollari l’oncia il 22 aprile1, trainato dai timori di recessione, dall’indebolimento del dollaro e dall’accumulo di scorte da parte delle banche centrali.
Sebbene l’oro abbia dimostrato di essere un asset utile al portafoglio in periodi di crisi, è importante ricordare che i cali del mercato sono connaturati agli investimenti di lungo termine e sottrarre denaro alle azioni in risposta a un ribasso implica dei costi.
Come mostra la Figura 1, anche se dal 1989 sono sempre stati registrati cali intra-annuali sui mercati azionari globali, anche di forte entità, nella maggior parte dei casi ogni anno si è concluso in territorio positivo. Vale la pena ricordare che le battute d’arresto di breve termine potrebbero non essere realmente determinanti e gli investitori ansiosi rischiano di perdere i benefici dei rimbalzi del mercato.
Figura 1: Intra-year declines versus calendar year returns (MSCI World, 1980–2024)
Past performance is not a guide to future performance
Source: Aviva Investors, Bloomberg. Data as of December 31, 2024.
Il tentativo di seguire i tempi del mercato entrando e uscendo in base a movimenti di breve termine spesso si traduce nella perdita di opportunità. Abbiamo esaminato la crescita di un investimento di 10.000 dollari nello S&P 500, tra il 1988 e il 2024, e l'incredibile impatto della perdita dei cinque, 15, 25 e 40 giorni migliori del mercato durante questo periodo (cfr. Figura 2).
Figura 2: The danger of being out of the market (S&P 500, 1988 to 2024)
Past performance is not a guide to future performance
Source: Aviva Investors, Bloomberg. Data as of December 31, 2024.
È praticamente impossibile prevedere quando saranno i giorni “migliori”, per cui è importante rimanere investiti in periodi di alti e bassi, qualora l’orizzonte temporale dell’investimento lo consenta.
Naturalmente, non tutti gli investitori hanno la stessa propensione al rischio. Alcuni sono più cauti per natura, altri si sentono a proprio agio nell’affrontare la volatilità. Le fasi della vita, gli obiettivi finanziari e la personalità sono tutti fattori che influiscono sulla scelta. È questo che rende utili i portafogli multi-asset: consentono di personalizzare il rischio. Combinando azioni, obbligazioni e strumenti alternativi, le strategie multi-asset possono rendere il percorso meno accidentato, consentendo agli investitori di cogliere il vantaggio di rimanere investiti anche in fasi di turbolenza dei mercati.