Jeremy Leadsom, Head of UK Wholesale che di recente ha lasciato la Società, e James Moore, Senior Digital Distribution Manager, ci raccontano cosa è successo quando alcuni dipendenti di Aviva Investors e i loro familiari hanno scalato la montagna più alta del mondo arabo per raccogliere fondi da devolvere in beneficenza.
Era notte fonda su una montagna innevata. Diciannove persone, abituate a vedersi in ufficio, se ne stavano distese, vicinissime, in un piccolo dormitorio. L’aria era gelida e l’atmosfera tesa. Solo alcuni dormivano profondamente, le brande erano scomode e troppo vicine tra loro.
La sveglia suonò alle tre di mattina e la scalata riprese.
Domenica 19 maggio 2019 un gruppo composto da alcuni dipendenti di Aviva Investors e dai loro familiari ha scalato il monte Toubkal, in Marocco. Con i suoi 4.167 m di altezza, è la montagna più alta del mondo arabo.
Potrebbe sembrare un’avventura insolita per dei professionisti dell’asset management. Tuttavia, questa incredibile prova di forza, resistenza e lavoro di squadra è stata intrapresa per raccogliere fondi destinati a cause che stanno a cuore a ciascuno dei partecipanti. Jeremy Leadsom, UK Wholesale, spiega: “Non lo abbiamo fatto per migliorare l’immagine della divisione asset management. Ci siamo imbarcati in questa avventura per ragioni ben più personali.”
Questa scalata è stata particolarmente significativa per il team. All’inizio del 2019, James Tothill, un altro membro del team UK Wholesale, perse sua figlia Maisie, affetta da epilessia. Maisie ha convissuto con questa patologia per tre anni e morí tragicamente nel sonno venerdì 25 gennaio 2019 all’etá di 22 anni.
Il gruppo aveva già portato a termine una scalata sulle Dolomiti per sostenere CASCAID, l’ente per la raccolta fondi creato per riunire i leader della comunità dell’asset management.
Per la seconda scalata sul monte Toubkal, il team decise di dividere le donazioni al 50% tra la causa scelta da CASCAID, l’ospedale Great Ormond Street, e SUDEP Action, l’ente di beneficenza che si occupa di epilessia che James e la sua famiglia hanno scelto di sostenere in memoria di Maisie.
Conquistare la montagna
Il primo giorno di scalata fu relativamente facile. James Moore, Senior Digital Distribution Manager, racconta:

“Il primo giorno di scalata, avvenuto di domenica, può essere forse descritto come un’escursione ingannevolmente piacevole. Era una giornata calda e asciutta, e la temperatura oscillava tra i 25° e i 30°C. Il gruppo partì da una pensione a Imlil, Marocco. Negli zaini c’erano acqua e altri generi di prima necessità per affrontare la giornata.”
Dopo aver pranzato con le guide locali in un piccolo ristorante di fortuna, il gruppo continuò a inerpicarsi lungo un terreno più impervio. James continua: “Il nostro affiatatissimo gruppo decise di restare unito fino alla cima, proseguendo fino a oltre 3.000 m, dove iniziava a comparire della neve e da dove potevamo osservare le nuvole formarsi al di sotto del livello a cui eravamo arrivati.”
L’umore rimase positivo fino alla prima notte sulla montagna. Con una scalata di 14 ore da affrontare e i primi effetti dell’altitudine elevata, il lavoro di squadra era più importante che mai.
James racconta: “Eravamo quasi in cima, ma gli ultimi 200 metri hanno richiesto il doppio dello sforzo dei 2.000 precedenti. A un certo punto Jeremy sbottò: “Io resto qui, non ho intenzione di fare un altro passo”. Suo fratello gli ricordò del suo articolo sull’Investment Week, nel quale Jeremy descriveva come era riuscito a condurre un team ai massimi livelli. Le parole del fratello lo spinsero a riprendersi e ripartire!
Oltre a Jeremy, nella scalata del monte Toubkal, si erano aggiunti tre membri della sua famiglia: i suoi due figli, Johnny e Paddy, e suo fratello Simon. La presenza dei figli fornì a Jeremy la motivazione necessaria: “Erano molto felici di spronare il loro padre, come potrete immaginare. Non c’è niente di meglio di avere i tuoi figli a incoraggiarti per portare a termine qualcosa!”
Un momento di riflessione
La squadra raggiunse la vetta del Toubkal, ma la sfida non era ancora finita. Come spiega James: “Quando stavamo per discendere la montagna, l’enormità dei 25 km del ritorno si fece evidente e l’umore precipitò nuovamente.”

A quel punto il mal di montagna iniziò a farsi sentire e alcuni membri del gruppo, quando raggiunsero il rifugio, non riuscirono a mangiare nulla. “Dopo pranzo, per altre quattro ore, continuammo a scendere a valle, con le gambe completamente distrutte.”
Quando tutti arrivarono finalmente sani e salvi ai piedi della montagna, il gruppo si riunì a tavola ricordando e celebrando la scalata e l’impresa fisica che aveva appena portato a termine.
Ma il viaggio riservava loro un’ultima sorpresa. James racconta: “Tra lo stupore e l’ammirazione, in quel momento realizzammo che le nostre guide locali stavano osservando il periodo di Ramadan e per l’intera scalata non avevano mangiato o bevuto. È stato lì che mettemmo chiaramente in prospettiva i nostri sforzi e le nostre continue lamentele.”
Progetti futuri
Sia la sfida del monte Toubkal che la precedente scalata sulle Dolomiti dimostrano quali risultati si possano raggiungere quando un gruppo di persone unisce le forze per superare una sfida. Come afferma Jeremy: “È qualcosa di estremamente potente. È un’opportunità per far collaborare le persone in modo del tutto diverso.”
L’effetto di questo approccio integrato è andato ben oltre il momento in cui gli abiti usati per l’escursione sono stati nuovamente sostituiti da giacca e cravatta. “È stata un’opportunità straordinaria per conoscerci meglio fra colleghi” continua Jeremy.
“E questo è uno dei benefici per l’azienda: riunire un gruppo di persone che di norma non collaborano lavorativamente e far raggiungere loro un obiettivo comune. È facile intuire quali siano gli effetti positivi di tutto ciò, perché quando si rientra in ufficio si conoscono dieci persone più di prima. Saranno tutti più collaborativi, più uniti.”
Ad Aviva Investors siamo orgogliosi di sostenere iniziative benefiche come CASCAID. A ottobre 2019 abbiamo raccolto oltre £41.000 per GOSH e SUDEP Action. Tuttavia, non avremmo mai raggiunto questo straordinario risultato senza l’aiuto di amici, familiari, colleghi e altre persone del settore. Insieme, stiamo lavorando per creare un mondo migliore per tutti.